La Tastiera Redazionale oggi è più inclusiva


Se usate la mia
Tastiera Redazionale, un layout alternativo della tastiera italiana allargato a caratteri "normalmente previsti dalla grammatica italiana, ma esclusi dalla tastiera di Windows", probabilmente vi interesserà sapere che la nuova versione 1.5, rilasciata oggi, aggiunge anche il supporto dei caratteri schwa (ǝ) e schwa lunga (з), proposti da chi vorrebbe che la nostra Lingua fosse meno dipendente dal genere e sentiva la necessità di forme neutre. Visto che alcuni colleghi stanno cominciando timidamente a usarle nei loro testi, e qualcuno ne ha fatto orgogliosamente una bandiera, mi è sembrato giusto aiutarli inserendo questi due caratteri nel mio software. Detto ciò, io difficilmente userò queste "nuove vocali" nei miei testi, a meno che non mi venga richiesto espressamente. Non per una questione politica, per disinteresse o peggio ancora per ribadire posizioni tradizionaliste, ma banalmente perché le regole della grammatica non le prevedono, né l'uso comune del linguaggio dà indicazioni su una loro incombente adozione da parte della gente.

Non ho mai creduto alle modifiche "per decreto" imposte alle lingue, perché queste ultime sono soggette all'uso che se ne fa e ci vuole davvero molto tempo, prima che l'errore grammaticale diventi nuova regola. In passato ho assistito a tentativi di cambiamento che, però, andavano in una direzione diametralmente opposta a quella dell'italiano "inclusivo": la semplificazione, non certo la complicazione. Già, perché se noi siamo tutti abituati a parlare al maschile, sarà molto difficile che a breve diventeremo tuttз abitutatз a parlare in modo neutrale. La proposta di un Italiano più inclusivo, per altro, soffre di alcune intrinseche debolezze.

1. Collide con secoli di abitudini e di evoluzione naturale del linguaggio. Qui non si tratta di passare dalla raccolta indifferenziata dei rifiuti a quella differenziata porta-a-porta, che già è un bel cambiamento, ma di combattere contro sinapsi ben radicate nel cervello, in modo assolutamente innaturale. E farlo a ogni singola frase scritta o pronunciata.

2. Dubito, nella maniera più assoluta, che quando si parla al maschile in modo generalizzato ("siamo tutti abituati così"), qualcuno voglia davvero farne una questione di genere e fare un torto alle lettrici, all'intera comunità LGBT+ o a chiunque ritenga due generi semplicemente troppo pochi.

3. Chi propone l'uso della schwa ha scritto fiumi di parole sulla sua pronuncia, ma non si è degnata neanche di pubblicare un file audio o un filmatino (c'è, ma solo "per chi instagram") che permetta ai non-glottologi di capire come si pronuncino, esattamente, le due vocali. Questo perché se devo scrivere una lettera, il mio cervello deve sapere anche come leggerla, cosa che per altro diventa indispensabile in caso di lettura ad alta voce.

4. Servirebbero ore e ore di pronuncia, con la corretta dizione, di queste due nuove lettere per farle entrare nella testa e nel cuore della gente. È difficile che ciò avvenga in un paese dove si è cominciato a parlare davvero una lingua sola soltanto dopo l'avvento della radio e della televisione, e le commedie ancora si esprimono con vistose inflessioni dialettali.

5. Trovo pregevole l'idea di avere due nuove vocali per indicare il numero, singolare e plurale, ma mi sembra di notare - dai primi usi che ne vedo fare sui social network - che ci sia già molta confusione a riguardo. Ho letto infatti diversi "siamo tuttǝ pluralǝ" quando in teoria dovrebbe essere "siamo tuttз pluralз" perché la ǝ è singolare. Se non ha le idee chiare neanche chi appoggia l'iniziativa, che speranze ci sono che abbia successo tra milioni di individui?

6. Adattare tutti i dispositivi, i font tipografici, le periferiche di input alle nuove "direttive" non sarà facile, come non è stata facile nemmeno la più banale introduzione del simbolo dell'euro. Quest'ultima, per altro, era una necessità sentita a livello europeo, incoraggiata dalle istituzioni, recepita come un obbligo morale da tutti gli sviluppatori e le aziende coinvolte. Quindi, auguri. 

Tastiera Redazionale 1.5 introduce, in via del tutto sperimentale e allo scopo di essere davvero universale, i caratteri ǝ e з, per il momento nella loro scrittura minuscola. Non ho pensato, e chiedo scusa, alla versione maiuscola, ma lascerò alle vostre richieste il compito di decidere se aggiungerle o meno in una futura versione 1.6. Di sicuro non ho potuto seguire i suggerimenti sul posizionamento da parte di italianoinclusivo.it perché i tasti A e I sono già impegnati a produrre le medesime vocali maiuscole accentate, in modo grave e acuto. Ma spero che le combinazioni AltGr + G e AltGr + F vadano bene lo stesso. I caratteri precedentemente prodotti da queste due combinazioni sono stati 'shiftati', occorrerà quindi premere anche lo Shift, oltre al tasto AltGr per ottenerli.