L'importanza di fare il Rescan

Oggi mi è stato chiesto di allargare di una cinquantina di GB il volume di sistema (C:) di quattro macchine virtuali basate su Windows Server 2016. L'attività di divide in due fasi: l'allargamento del disco virtuale lato VMware tramite Virtual Center e, successivamente, l'espansione della partizione sul lato oscuro della Forza (sì, insomma, avete capito: il sistema guest Windows installato nella VM). Una volta fatto l'allargamento lato VMware, il disk manager di ciascuna macchina si presentava così:

Ovviamente a quel punto uno che fa? Fa un bel clic sulla porzione non allocata del disco (quella nera, tanto per ribadire il concetto di oscurità), sceglie l'opzione Extend e si aspetta che il volume C adiacente passi da 50 a 100 GB circa. Del resto, è da Windows Server 2008 che non serve più riavviare la macchina o usare tool di terze parti per compiere questa - ormai - banale operazione. E invece no, l'esito è stato questo meraviglioso messaggio d'errore:


Che naturalmente non ha senso alcuno visto che: 1) lo spazio c'è, 2) la porzione estensibile l'ha calcolata Windows stesso, 3) i motivi erano solo due, ma aggiungerne un terzo aggiunge pathos alla narrazione. 

La soluzione, in questi casi, è banale: usare l'azione "Rescan Disk" dal menu Action lì in alto.

Il bello è che con tutte le precedenti versioni di Windows eri praticamente costretto a farlo perché, ogni volta che salivi sul sistema guest per allargare il volume C, l'ulteriore spazio aggiunto di recente non compariva nemmeno, per cui dovevi fare un bel Refresh o un Rescan e tutto tornava nell'alveo della normalità. Ora lo spazio invece si vede, ma senza Rescan non si può usare. Vabbè dai, siamo comunque sulla strada giusta. L'importante è non dare retta, per risolvere questo probvlema, a quei consigli del tipo "fai un backup, elimina tutte le partizioni, converti da disco dinamico a disco basic, rifai il volume, allargalo e fai il restore", che si leggono andando a zonzo per il webbe.